sobre las cosas del vivir



jueves, 22 de agosto de 2013

abandono...




Apenas te he dejado y ya me faltas. Hoy no te has portado bien, demasiada sal, demasiado sol, te movías  cansado, no me mirabas ni me buscabas, no me acariciabas, yo a ti tampoco, es cierto. En todas las historias de amor hay días así. He intentado lanzarme a ti pero estabas demasiado caliente, demasiado denso. De todas las historias de amor huyo, también de ti, he dejado en el camarote de proa mi ropa, mi libro, mi cuaderno de dibujo. He cerrado el barco y he venido, huyendo de ti, a la casa grande. Me he duchado en la terraza, bajo la luna, para lavarme la sal y el sol, para borrarte de mi piel. En todas las historias de amor hay alguna ducha que quiere borrar huellas. Y ahora me miro al espejo grande, en la ciudad. Buscándote. Me siento culpable. Me he ido, hasta del paraíso se huye.

Sabes que volveré, mi mar, yo a ti no sé abandonarte.



9 comentarios:

  1. Un pequeño encuentro-desencuentro...pero cuánto lo amas!

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  2. Sííí, y tú que acabas de estar entre sus brazos me comprendes, verdad?

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  3. Tu hablas del mar, de huir, de borrar algo de tu piel, y yo miro tu vestido, que me parece de lo más lindo y que te queda precioso con tu bronceado. Tú titulas este escrito "Abandono" mientras yo leo "Esplendor".

    Si no te importa hoy me quedaré con mi versión de este post.

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    1. Muchas gracias por tus palabras, espléndido anónimo mío... Después de todo tienes razón, nunca nada es, las cosas y más aún las emociones dependen de como se perciben o de los sutiles detalles en los que nos detengamos, la inmensidad del mar o un vestido...

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  4. Spero, a voi, mai.
    A me, purtroppo, sì.
    E' successo di avere ospiti sgraditi in casa.
    Arrivano, magari senza avvisare.
    Si impancano; potresti avere due giorni di vita, ma a loro non interessa sapere come stai.
    Ti regaleranno una serata in cui faranno qualsiasi cosa li faccia sentire meglio, a casa tua.
    Alla fine , quando se ne vanno, sempre troppo tardi, ti resta solo la desolazione, nel guardare il disastro, nelle cose e nell'animo, lasciato da questi esseri viventi.

    Attendo questi giorni per tornare a trovare il mare di qui.
    Tra poco potrò passarci, nelle ore di pomeriggio riscattate da due incontri di lavoro.
    Oppure camminare, sugli arenili deserti, col mio amico di sempre, all'alba, a volte con la neve, a parlare del mondo tutto.
    Potrò tornare a dividere il tempo in riva al mare, con chi ne sa apprezzare la bellezza.

    Appena sarà lontana l'eco dell'ultima stagione turistica, affliggente ed afflitta.

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    1. Oh! Come hai descritto bene quella sensazione che conosco e che provo a nascondere m oltre volte, quelle visite che arrivano in un giorno che è il giorno della tua vita perché hai capito come è importante giusto questo giorno pieno di parole vuote... Come sei bravo a trasmettere sensazioni. Grazie per venire a questo posticino piccolo e perso e raccontare quelle emozioni.
      Anche quella di sperare i giorni che arriveranno quando la follia passerà, e la presenza di quel amico, la sicurezza della pace e di momenti di felicità...

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    2. Mestizia della metafora non riuscita.
      In realtà è il nostro mare a dover sopportare orde di turisti.
      Visitatori maleducati, non solo qui. Pare che a Formentera facciano danni anche maggiori.
      Aspetto il fuori stagione.

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    3. Sarà per quello che devo abbandonare il mio mare adorato... Mi hai fatto capire! Poverino, stanco di tante visite che non sanno comportarsi.
      Ma sai? Così come noi il mare sa dimenticare tutto.
      Ci rincontreremmo ...

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